mercoledì 23 giugno 2010

Intervista Matthias Pasquali: alla scoperta di Ducati Hungary, dealer dell'italiana Ducati

OOggi Incontriamo...Matthias Pasquali, proprietario e direttore amministrativo di Motogroup Holding Kft., rivenditore ufficiale dell'italiana Ducati per Ungheria e Romania. Ci siamo recati nello show room di Ducati Hungary, presso il circuito motociclistico Pannonia Ring. Il Pannonia Ring si trova a pochi chilometri da Sárvár, cittadina ungherese della contea di Vas, vicina al confine austriaco, a circa 200 km da Budapest.
Un circuito privato molto frequentato nei weekendm ma anche durante la settimana, da centinaia di motociclisti che arrivano per correre in un percorso attrezzato, completo di garage e di tutte le misure di sicurezza, e allo stesso tempo comodo per le famiglie e gli amici dei corridori, grazie alla vicinanza da Sárvár, dove tra l'altro Ducati ha un secondo punto vendita, all'interno di un famoso centro termale e di benessere da poco realizzato nell'ambito del Programma di Sviluppo Nuova Ungheria.

Prima dell'intervista, Pasquali mi mostra le strutture di Ducati Hungary, proprio di fronte al Pannonia Ring, importante fonte di clienti per lo showroom Ducati, soprattutto grazie all'annessa officina Ducati, predisposta per lavorare su qualsiasi modello, anche di altri brand. "Prima delle corse - spiega Pasquali - i clienti del circuito si appoggiano alla nostra officina per tutti gli interventi necessari sui loro veicoli". Usciamo dal locale, in cui lavorano esperti meccanici ungheresi, e facciamo qualche passo verso il circuito, per fermarci davanti ad una stazione per pneumatici. "Anche questo servizio è una delle nostre attività." argomenta Pasquali. E anticipa un accordo con un'altra grande azienda italiana: "Abbiamo da poco firmato un contratto con Pirelli Tyre, che diventerà presto il nostro fornitore di pneumatici per gli amatori che corrono sul Pannonia Ring." .
Oggi, nonostante sia un giorno feriale, per giunta caratterizzato da pioggia e forte vento, una carovana di giovani motociclisti sta affrontando il difficile circuito ungherese. "Il maltempo delle ultime settimane ci ha fatto tenere il fiato sospeso, ma devo dire che, fatta eccezione per i giorni di pioggia pesante, stiamo lavorando comunque a livelli soddisfacenti." Gli appassionati di moto devono essere coraggiosi, del resto. E quelli che stanno correndo oggi lo sono davvero: "Questo circuito non è facile. Ci sono molte curve e abbastanza difficoltà da renderlo intrigante anche per chi corre da molto tempo. Quando il vento è così forte, poi, la sfida è ancora più interessante." Proseguiamo verso il retro della sede di Ducati Hungary, dove da alcune finestre intravedo dei banchi di scuola. "Organizziamo corsi per principianti. Cominciamo con la teoria, nozioni di fisica, sul corpo umano e sui motori, per poi passare alla pratica. Tutto con grande attenzione alla sicurezza." Entriamo negli edifici dal retro e saliamo due piani di scale. "Abbiamo anche alcuni alloggi - mi spiega Pasquali aprendo la porta di un piccolo e confortevole appartmento, appena arredato - per gli appassionati che preferiscono la sistemazione autonoma all'albergo. (Presso Pannonia Ring si trova comunque un hotel). Arriviamo sul tetto, dove i tavolini suggeriscono un'ulteriore idea del dealer Ducati. "Abbiamo un bar per l'estate, con vista sul circuito. Purtroppo quest'anno dovremmo ritardarne l'apertura se la bella stagione non si decide ad arrivare!".

Da quanto tempo si trova qui in Ungheria?
Siamo qui già da 6 anni.
Qual è la vostra attività principale?
Dal 2004 siamo i distributori ufficiali Ducati in Ungheria e Romania. Questa in cui ci troviamo è la nostra sede principale.
Cosa può dirci sul mercato ungherese, per quanto riguarda i prodotti Ducati?
Il mercato ungherese è uno dei mercati centro-orientali che sono stati interessati dalla crescita più rapida negli ultimi anni. Un mercato che è partito quasi da zero dopo che, alla fine degli anni novanta, le moto sono scomparse come mezzo di trasporto. All'inizio del nuovo millennio le moto sono tornate in voga, per attività sportiva e per hobby.
Come si articola la vostra presenza in Ungheria e in Romania?
Abbiamo due società, una qui vicino a Sárvar in Ungheria e l'altra in Romania. Dal Pannonia Ring, dove ci troviamo adesso, forniamo il nostro network di dealer esclusivi Ducati: due a Budapest, uno a Pécs (Ungheria meridionale), e un altro a Győr, tra Budapest e Vienna.
Ducati Hungary non è soltanto un dealer. State anche costruendo un network per i fan di Ducati in Ungheria. Può parlarcene?
Ducati è un brand molto esclusivo, i cui clienti sono abituati ad essere serviti al meglio. Per questo dobbiamo essere più vicini possibile alle loro esigenze, ma anche a loro, fisicamente. Un solo punto vendita non può bastare. La presenza a Budapest è necessaria, infatti abbiamo due dealer in città. La nostra idea è quella di costruire un network in modo da non lasciare zone più lontane di 100 km dal rivenditore Ducati più vicino.
Un'importante componente del giro d'affari di Ducati è costituita dagli eventi. State cooperando con Ducati Italia in questo campo?
Ducati è alimentata dalle emozioni ("Ducati is powered by emotions"). Penso che Ducati produca le migliori moto del mondo, ma la sua forza non dipende solo dalle motociclette. I clienti vogliono far parte della famiglia Ducati e quando hai una famiglia devi mantenerla viva Per questo sono necessari gli eventi per la "famiglia" di Ducati. Alcuni di essi hanno luogo in Ungheria, presso il Pannonia Ring.
Ci ha accennato di un evento organizzato dal Club Ducati di Firenze. I nostri lettori sono italiani, Ducati è italiana. Può parlarci di questo evento?
Il più grande evento annuale europeo per moto amatori, la Ducati Speed Week è organizzato da un club fiorentino. Gli appassionati che sono riuscit ad iscriversi prima dell'esaurimento dei biglietti si riuniranno quest'anno per la quarta volta consecutiva al Pannonia Ring, mentre in passato la Speed Week aveva luogo in diversi circuiti euopei. Prendiamo l'occasione per invitare i nostri clienti ed amici a trascorrere qui un fine settimana "in rosso" , un weekend in compagnia di persone che amano Ducati e la sua immagine, un'occasione per incontrare altre persone con lo stesso interesse.
Quante persone arrivano per la Ducati Speed Week?
Sul circuito corrono circa 200-220 motociclisti, ma considerando gli spettatori abbiamo attorno alle 1500-2000 persone che arrivano qui per la Speed Week.
E cosa ci dice dell'evento Ducati organizzato da Ducati Hungary, lo Yeti Race?
Dato che ci troviamo "in mezzo al niente" e che naturalmente in inverno la situazione è piuttosto ferma, abbiamo pensato ad un evento per vivacizzare la stagione invernale. Yeti Race è partito nel febbraio 2005, in occasione della nostra festa di inaugurazione ufficiale. Stavamo pensando a cosa avremo potuto offrire ai nostri clienti, oltre alle moto. Ho avuto un'idea: "Siamo su un circuito, perché non organizziamo una corsa?". I miei colleghi hanno pensato che fossi impazzito: "Nessuno verrebbe ad una corsa di moto a febbraio!". Ho risposto: "Forse avete ragione. Ma proviamo! Nessuno l'hai mai fatto prima, vediamo cosa ne viene fuori!". Siamo rimasti molto, molto sorpresi. Pensavamo che sarebbero venuti forse 10-15 motociclisti pazzi, invece sono arrivati quasi 160 corridori Allo Yeti Race, che ormai è un appuntamento fisso, possono partecipare tutte le categorie di moto. Lo scorso anno abbiamo avuto quasi 3000 spettatori qui, nel mezzo dell'inverno.
Un grande successo, ma anche tanto coraggio!
Sì, assolutamente. Devo dire che tutti coloro arrivano per correre qui, a temperature sottozero, sono degli eroi. A quel punto la competizione non è più per vedere chi vince, ma piuttosto chi resiste due ore correndo in moto ad alte velocità nel mezzo dell'inverno.
Parliamo ancora del settore delle moto, dato che lei lo conosce dall'interno. Come ha vissuto la crisi questo business?
Il mercato è ripartito da zero nel 2000 ed è arrivato, in generale, a superare le 8000 unità annue in Ungherianel 2008. C'è ancora potenziale di crescita per questo ramo del settore motori, che è stato comunque colpito dalla crisi. Ne ho parlato con alcuni analisti che mi hanno assicurato fattive potenzialità per il futuro, per continuare la crescita dal punto in cui mercato era arrivato nel 2008. Ducati nel 2008 stava vendendo circa 1020 moto all'anno in tutta l'Ungheria. Adesso stiamo naturalmente vendendo meno, ma credo che nel lungo termine sarà possibile per noi vendere 1050 moto all'anno in Ungheria, in modo continuativo.

Nota: la Ducati Speed Week è organizzata dal Motoclub Aquile Desmo di Firenze, che organizza le iscrizioni all'evento.

Claudia Leporatti
Redazione Economia.hu

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